venerdì 8 febbraio 2013

Un altro voto il 24 febbraio



C'è un altro voto per domenica 24 febbraio è quello che la comunità dei lettori è chiamata a dare. A promuoverlo l'associazione Forum del libro che ha organizzato per quella data l'iniziativa e/leggiamo la parola ai lettori. Librerie aperte in Italia per sottoscrivere un documento sintetico in 5 punti che poi sarà presentato alle alte cariche dello Stato e al nuovo Governo, per promuovere il libro e la lettura. Sottoforma di lettera aperta ai candidati alle elezioni politiche nel documento si chiede un impegno concreto a operare nella prossima legislatura a favore del libro e della lettura, 5 punti per far crescere l'Italia che legge e che toccano alcune aree strategiche come : scuole, biblioteche, librerie di qualità , lettura in rete, un piano per la lettura. Via via che passano le ore sono sempre di più le librerie che aderiscono a questa iniziativa, in Toscana, Rinascita, Cuccumea, Claudiana e presto anche IBS. E' giunto il momento per far sentire la nostra voce e di dare anche noi il nostro sostegno, forse questo può segnare l'inizio di un cambiamento.www.forumdellibro.org

5 commenti:

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  2. caro lorenzo, a pelle sono molto d'accordo con le tue riflessioni.... e voglio pensarci un po' di più sulla questione del prestito gratuito.... Mi hanno detto anche di una legge regionale del Piemonte molto interessante, che ha permesso di costituire un punto vendita a Torino per tutte le piccole case editrici regionali...vediamo!

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  3. Da non addetto ai lavori mi permetto di sottolineare alcuni punti a mio parere degni di nota e di suggerire qualche minimale integrazione. Male che vada risulteranno osservazioni superflue.

    - Il punto 1, "Scuola", contiene una proposta che ritengo particolarmente interessante: l'istituzione della figura specialistica del bibliotecario scolastico.

    - Mi piacerebbe che si prevedesse qualche misura volta a favorire l'acquisto da parte delle biblioteche scolastiche o degli enti locali (citate nei punti 1 e 2) di libri di piccole case editrici, tipicamente del territorio, capaci di progettare collane ritagliate sulle esigenze (didattiche ma non solo) delle varie istituzioni scolastiche.

    - Propongo, pur sapendo di risultare estremamente impopolare, di mantenere il prestito gratuito dei libri delle biblioteche pubbliche non scolastiche solo a persone sotto certe soglie Isee; i più benestanti dovranno pagare il prestito dei libri presso tali biblioteche, anche se inizierei con cifre modiche ed escluderei i libri che non si trovano nelle librerie o che devono essere letti per motivi di studio.

    - Nutro qualche dubbio sull'abrogazione dell'articolo 19 del decreto sulla spending review.

    - Apprezzo molto il punto 3 sulle librerie di qualità.

    - Mi piace anche il punto 4 sulla lettura in ambiente digitale, ma vorrei che la lettura in ambiente digitale e la promozione delle piccole realtà editoriali interagissero in qualche modo, insomma ci vorrebbe qualche idea per far sì che la promozione della lettura digitale significhi anche promozione di tutte le case editrici, incluse le piccole indipendenti di qualità (cioè capaci di sfornare proposte innovative e ben realizzate).


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  4. Intanto mi scuso per il casino fatto con i commenti a questo post (l'ho messo, poi l'ho tolto perché non mi garbava il link e poi l'ho rimesso dopo al commento di Paolo, così si è perso l'ordine cronologico!).
    Sai, Paolo, io penso alla questione della mancanza di risorse delle biblioteche pubbliche. E' un problema enorme che non può essere trascurato.
    E sulla spending review, a mio parere, salute e cibo vengono prima quando si parla di assistenza pubblica. Altro discorso quando ci muoviamo in ambito di politiche economiche: lì la cultura deve essere considerata alla stessa stregua di tutti gli altri settori produttivi, perché può in effetti generare crescita e redditi significativi.

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  5. Se entri in possesso della legge piemontese, la puoi condividere?
    Grazie

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