sabato 23 febbraio 2013

In rete tutti insieme per il mondo del libro

Un salutino che mi hanno chiesto le amiche della Libreria Roma di Pontedera, per la manifestazione "E-lettori" a cui anche loro aderiscono.... e che mi piace estendere a tutti i Libristi....

E' giusto partire da qui, senza girarci intorno: i numeri del libro in Italia fanno paura. Si legge sempre meno e si acquista sempre meno libri, con i problemi di sempre a cui oggi si aggiungono le accelerazioni della tecnologia e le tasche vuote di molti.

Però attenzione, tutto questo non si spiega solo con la crisi: in Italia non sono mai andati così bene gli acquisti di beni di lusso, solo che il libro, evidentemente, è considerato un lusso a cui si può rinunciare.

Vale piuttosto il contrario: questo paese non ha ancora capito che parte della sua crisi è questo progressivo distacco dalla lettura; che i paesi più avanzati sono quelli in cui si legge di più, dalla Svezia alla Corea; che per ogni libreria indipendente o casa editrice che chiude non viene meno solo la “biodiversità culturale”, ma se ne va via un pezzo di futuro.

Per tutto questo credo che sia importante che il 24 febbraio ci si sia dati appuntamento nelle librerie italiane, per chiedere al futuro governo di riconoscere ciò che, purtroppo, dovrebbe essere riconosciuto: che il libro è un bene comune – è l'acqua delle nostre intelligenze – e che come tale va tutelato, salvaguardato, sostenuto.

Però non dobbiamo fermarci al 24: da lì bisogna partire. E partire nella nostra regione, nelle nostre città, nelle nostre comunità, al di là di quello che potrà essere fatto a livello nazionale.

E allora propongo in primo luogo di mettersi in rete: associazioni come i Libristi, librerie, editori, circoli di lettori, biblioteche, autori, scuole.... per creare un grande movimento del libro in Toscana e per la Toscana capace di far sentire la sua voce.

E insieme ragioniamo anche su una proposta di legge regionale, che a me piacerebbe ancora di 
più potesse partire dal basso – anche se non mi piace l'espressione “dal basso” - partire cioè dalla nostra capacità di iniziativa, innovazione, partecipazione. 

Da ciascuno di noi come a ciascuno di noi appartiene la scelta di acquistare un libro e di dedicargli il tempo della lettura.

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