giovedì 6 dicembre 2012

Più libri, meno cellulari per i nostri figli

C'è, specialmente al Sud, un numero impressionante di ragazzi chiamati dal rapporto "disconnessi culturali". Più di trecentomila persone sotto i 18 anni non hanno mai fatto sport, non sono mai andati al cinema, non hanno mai aperto un libro o un pc. Non è vero che i ragazzi sono tutti su Internet: il 33 per cento, uno su tre, non ha accesso alla rete. Accade in Campania, Sicilia, Calabria, in Puglia: un ragazzino su quattro non fa nessuna attività sportiva, uno su cinque non varca la soglia di un cine, quasi la metà non legge libri. Nelle stesse regioni tre bambini su dieci fra quelli che hanno meno di dieci anni possiedono un cellulare. Il telefono è l'unica cosa che hanno. Oltre alla tv, certo, naturalmente.

E' solo un paragrado dell'articolo - bello e assolutamente inquietante - che Concita De Gregorio ha pubblicato qualche giorno fa su La Repubblica, con un titolo che più che un auspicio deve essere una dichiarazione di impegno per tutti noi: Più libri meno cellulari per salvare i nostri figli.

Grande sconforto, di fronte a cifre che parlano da sole, ma anche la voglia di non arrendersi a questa desolazione. Buon argomento di discussione per i Libristi.

Cliccate qui per leggere l'articolo nella sua interezza.


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